Cenni Storici, le origini di Massa Carrara...

Le origini di Massa risalgono senza dubbio all'età romana, quando in prossimità del fiume Frigido sorsero i primi insediamenti umani. Sembra che in quel periodo Massa fungesse da luogo di sosta per coloro che transitavano lungo la via Aemilia Scauri che da Pisa portava a Luni.

I Malaspina

La famiglia, che per secoli governò sul ducato di Massa, ha origini ben lontane. Capostipite fu Orberto Orbizzo I, anche se il primo che venne chiamato Malaspina fu il figlio di Orberto, Alberto II. Il nome deriverebbe da un'antica leggenda che tramanda che un suo antenato uccise con una spina il re dei Franchi Teodoberto, che svegliandosi di soprassalto durante l'attentato, gridò: " Ah Mala Spina!". I Malaspina vengono ricordati infatti per il loro temperamento molto crudele, ma non solo, si dice che fossero anche dei grandi mecenati, amanti dell'arte e ospiti cortesi, come Dante ricorda nella Divina Commedia.

Il nome della città ha subito diverse variazioni nel corso del tempo; dapprima nota come Massa Lunense, in quanto dipendeva dalla sede vescovile di Luni, cambiò poi il nome in Massa del Marchese, trovandosi appunto sotto la signoria dei Marchesi Malaspina. Dopo il dominio dei Malaspina , Massa passò sotto la casata genovese dei Cybea, da cui prese il nome, per poi infine mutarlo in Massa Ducale, in seguito all'annessione al Ducato di Modena.

Tanti furono i domini a cui fu sottoposta Massa nel corso degli anni, contesa soprattutto dai Pisani e dai Lucchesi. Nel 1254 il castello della città passò a Lucca che governò quasi ininterrottamente fino alla fine del XIII secolo.
Nel 1315 Massa è nuovamente governata dai Pisani, sotto Uguccione della Faggiola, finché la dominazione amministrativa tornò sotto Lucca, con Castruccio Castracani, il quale tentò di creare un'unica signoria in Lunigiana, anche se, mentre a Massa e a Carrara si consolida il potere dei Malaspina, la Lunigiana andrà sempre di più frazionandosi in piccoli comuni che verranno controllati da Genova, Lucca e Firenze.

Dal 1342 fino al 1396 fu governata ancora dai Pisani, dopodiché tornò nuovamente ai Lucchesi.

Soltanto nel 1442, Alberico I Malaspina , marchese di Fosdinovo, dette inizio alla lunga dominazione familiare che governò il marchesato per circa un secolo.
Nel 1519 ad Alberico successe la figlia Ricciarda che, una volta convolata a nozze col nobile genovese Lorenzo Cybo, dette vita all'unione del casato Malaspina con la potente famiglia genovese.
Da questa unione naque un figlio, Alberico Cybo, che si rivelerà decisivo per le sorti della casata, in quanto grazie alle sue doti riuscì a donare fama e splendore alla città.
Alberico riuscì in poco tempo a fare della città un importante centro urbano e a sfruttare a pieno una delle più grandi risorse della provincia, il marmo.
Alberico morì nel 1623, all'età di 94 anni, e lasciò il trono al nipote Carlo I, che governò fino al 1662, dopodiché il principato passò al figlio Alberico II e quindi, nel 1690,a Carlo II.

Dopo la morte del re comunque, vi furono nella città diversi domini, anche se nessuno riuscì a competere con quello di Alberico, che aveva rappresentato la vera svolta per la città. Il dominio della città passa dunque il mano agli Estensi, dopo che Maria Teresa Cybo sposa nel 1741 il Principe Ercole Rinaldo D'Este. Egli fu una bella novità per Massa, fondò un ospedale e nel 1769 istituì a Carrara l'Accademia delle Belle Arti.

Nel 1806 il distretto di Massa e Carrara fu aggregato al Principato di Lucca e Napoleone vi mise la sorella Elisa Baciocchi, che fece del Palazzo Ducale la propria dimora estiva. Sotto il governo di Napoleone cambiò l'assetto cittadino, fu il periodo in cui venne costruita l'attuale Piazza Aranci.

Con il plebiscito del 1859 Massa aderì al Regno di Sardegna. Questi furono anni di costruzione di grandi opere pubbliche, come ad esempio la linea ferroviaria Parma-La Spezia

Comunque è con l'Unità d'Italia che per Massa inizia il vero e proprio periodo di espansione, sia per quanto riguarda il territorio sia per il commercio, favorita anche dalla posizione geografica e dal commercio del marmo. A tutto questo va aggiunta l'importanza che la città assunse dall' 800 in poi come prestigioso centro di balneazione.

Marina di Massa diventò in poco tempo uno dei centri turistici più affollati e frequentati della Toscana e tutt'oggi è riuscita a mantenere questo primato.

Durante i conflitti mondiali, in particolare nella Seconda Guerra mondiale, Massa vide un grande impegno e conivolgimento della popolazione civile, tanto che la neonata Repubblica Italiana conferirà alla città la Medaglia d'Oro al Valor Militare.

A Carrara una targa sulla facciata dell'Accademia ricorda il plebiscito cittadino a favore della repubblica nel referendum del 1946.