Le cave di marmo
Il marmo rappresenta da sempre il punto cardine dell’economia di Carrara. Nel corso degli anni si è distinto per la sua impeccabile superficie liscia senza incrinature e il suo inconfondibile colore bianco-grigio.
Nonostante la zona di Carrara sia ricca di cave marmifere, vengono importati blocchi di marmo anche da altri paesi per essere poi lavorati negli stabilimenti locali, famosi in tutto il mondo per la maestria nella lavorazione.
L’estrazione del marmo
Uno dei primi popoli che si avventurarono nell’estrazione del marmo furono i romani, che inserendo travi di legno di fico all’interno delle fessure naturali della roccia, riempivano queste di acqua fino a impregnarli completamente e provocare la spaccature della roccia. Questa tecnica di estrazione è rimasta invariata, se non con piccole variazioni, fino al Rinascimento quando Michelangelo iniziò a frequentare la zona di Carrara per praticarne l’estrazione e la lavorazione.
Ad oggi sono più di 200 le aziende che estraggono circa 700.000 tonnellate di marmo all’anno, facendo di Carrara il primo produttore di pietra marmifera del mondo.
Come raggiungere le Cave
L’area delle cave di Carrara è facilmente raggiungibile dal turista: arrivati a Carrara si possono notare subito le quasi 300 cave situate nelle alture alle spalle della città. Le cave marmifere più importanti dal punto di vista delle cristallizzazioni, in particolare di zolfo e quarzi, sono la cava di Fontiscritti, La Facciata e Fossa degli Angeli. Ricordiamo ai turisti che data la scarsa attività estrattiva degli ultimi anni, risulterà più difficile trovare buoni minerali nella zona, dipende molto dalla fortuna.